Lo smart working in Italia tra rivoluzione culturale, normativa emergenziale e un futuro ancora da scrivere

Autori

  • Paola Polliani
  • Andrea Coldesina

DOI:

https://doi.org/10.32091/RIID0077

Parole chiave:

Lavoro agile, Transizione digitale, Ordinamento, Organizzazione, Prestazione

Abstract

L’articolo presenta la nascita e lo sviluppo del lavoro agile in Italia, dal 2017 ad oggi. Entrambi i momenti sono visti attraverso lo sguardo dell’avvocato giuslavorista, le cui lenti sono state chiamate in questi anni ad interpretare e tradurre in applicazione concreta una disciplina più volte adattata alle esigenze del momento ed alle trasformazioni della società. Dopo un’introduzione dedicata alla transizione digitale, di cui il lavoro in modalità agile rappresenta, per l’appunto, un’espressione, l’analisi degli autori ripercorre le origini della disciplina dettata in materia nel nostro ordinamento giuridico. Dal primo periodo, caratterizzato da un utilizzo prudente della modalità lavorativa agile, sino all’ampia diffusione della stessa a seguito della pandemia da Covid-19, per arrivare ai possibili effetti sull’organizzazione aziendale, fino alle norme che traghetteranno lo smart working alla disciplina post emergenziale.

Biografie autore

  • Paola Polliani

    Avvocato e socia dello Studio Franzosi Dal Negro Setti, responsabile del dipartimento di Diritto del lavoro e delle relazioni industriali

  • Andrea Coldesina

    Avvocato; ha maturato un’esperienza pluriennale nel settore del Diritto del lavoro e delle relazioni sindacali, nonché della previdenza sociale

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Pubblicato

2022-06-07

Come citare

[1]
2022. Lo smart working in Italia tra rivoluzione culturale, normativa emergenziale e un futuro ancora da scrivere. Rivista italiana di informatica e diritto. 4, 1 (Jun. 2022), 323–332. DOI:https://doi.org/10.32091/RIID0077.