Il diritto alla ricerca come garanzia di sostenibilità, innovazione e giustizia nel diritto d’autore dell’Unione europea
Abstract
La ricerca è essenziale per il progresso scientifico, culturale e sociale e sarà fondamentale per la ripresa economica e sociale nel mondo post-pandemico. Le restrizioni all’accesso e all’uso delle informazioni contenute nelle opere protette dal diritto d’autore, tuttavia, possono costituire un ostacolo significativo allo svolgimento delle attività di ricerca in modo efficiente, soprattutto perché i moderni metodi di ricerca si basano sull’accesso, l’archiviazione e l’elaborazione di grandi quantità di dati digitalizzati. L’ambiente digitale e il suo enorme potenziale per consentire nuove forme di ricerca hanno accentuato l’urgenza di affrontare la questione da una prospettiva costituzionale, in un ambito definibile quale “costituzionalismo digitale”. In questo articolo si sostiene che un “diritto alla ricerca” derivato dalla legislazione internazionale ed europea in materia di diritti umani e fondamentali possa svolgere un ruolo importante in futuro per eliminare le barriere derivanti dal diritto d’autore alle attività di ricerca e per promuovere l’adozione di legislazioni sul diritto d’autore più sostenibili e favorevoli alla ricerca nell’Unione europea.
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