Cyber-costituzionalismo: la società digitale tra silicolonizzazione, capitalismo delle piattaforme e reazioni costituzionali
DOI:
https://doi.org/10.32091/RIID0016Parole chiave:
Società digitale, Capitalismo delle piattaforme, InternetAbstract
Il sorgere dei poteri privati delle piattaforme digitali sta modificando radicalmente i lineamenti dello Stato costituzionale: esternalizzazione delle funzioni di garanzia dei diritti e delle libertà, creazione di una propria giurisdizione domestica, costruzione di aree urbane separate fisicamente dalle altre. Una ragnatela di network che sembra ricordare alcuni episodi storici della prima globalizzazione, come l’emersione della Compagnia delle Indie, non casualmente definita quale prima multinazionale, e fermenti patogeni capaci di inocularsi nella sostanza degli Stati fino a mutarne gli elementi costitutivi. Partendo dal pionieristico romanzo di Neal Stephenson, Snow Crash, che tante suggestioni ha ispirato nella cultura digitale, verranno passati in rassegna i principali fattori di crisi, gli snodi essenziali della cultura digitale e la necessità di una autentica reazione costituzionale che dovrà passare per una commistione di costituzionalismo classico e cyber-costituzionalismo.