Cercansi vincitori di Premio Nobel per la pace che creino la pace nel cyberspazio
DOI:
https://doi.org/10.32091/RIID0054Parole chiave:
Sicurezza informatica, Criminalità informatica, Robot killer, Global Digital CompactAbstract
Il saggio inizia con l’affermazione che per il futuro dell’umanità la sicurezza cibernetica è importante quanto la gestione del cambiamento climatico. Costruire un’architettura globale per la cyber-security dovrebbe rappresentare una priorità per la diplomazia nell’era digitale. Il contributo tratta le tre principali piattaforme negoziali intergovernative sulla sicurezza informatica: 1. L’“Open Ended Working Group” (OEWG), che opera nell’ambito del Primo Comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si occupa delle regole per il comportamento degli stati nel cyberspazio. 2. Il nuovo “Ad Hoc Committee” (AHC) delle Nazioni Unite che ha il mandato di redigere una convenzione contro la criminalità informatica. 3. Il “Group of Governmental Experts for Lethal Autonomous Weapon Systems” (GGE LAWS) che sta lavorando alla stesura di un accordo per droni e robot killer. L’autore sostiene che, a causa della complessità delle questioni, è necessario un ragionevole coinvolgimento di attori non statali al fine di trovare soluzioni praticabili. Il contributo si conclude sostenendo che i disaccordi concettuali sul futuro del mondo digitale tra le cyber superpotenze non dovrebbero costituire un ostacolo ad un accordo selettivo sulla stabilità nel cyberspazio.
La traduzione italiana di questo articolo è stata realizzata da Adriana Lazzaroni e si trova in L. Abba, A. Lazzaroni, M. Pietrangelo (a cura di), La Internet Governance e le sfide della trasformazione digitale, Napoli, Editoriale Scientifica, 2022.