La Rivista italiana di informatica e diritto (RIID) è un periodico scientifico internazionale, telematico e ad accesso aperto, classificato dall'ANVUR tra le riviste non bibliometriche di Classe A (Area 12), edito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IGSG).

AMBITO DI INTERESSE
La RIID pubblica contributi in tema di informatica giuridica e diritto dell'informatica – due ambiti scientifici che si intersecano e sovrappongono – dedicati a studi e analisi critiche sia sui problemi applicativi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel campo del diritto, sia sulla regolamentazione dello sviluppo dell’informatica e della telematica nelle società contemporanee.
La Rivista accoglie saggi di informatica giuridica – in tema, fra l’altro, ad esempio, di documentazione giuridica automatica, sistemi informativi giuridici, strumenti digitali per la pubblica amministrazione e le professioni giuridiche, tecniche di intelligenza artificiale e di rappresentazione della conoscenza applicate al diritto, giustizia elettronica – e di diritto dell'informatica, di ambito sia giuspubblicistico (ad es., Internet e tutela dei diritti fondamentali; governance di Internet; impiego delle tecnologie dell’informazione in ambito pubblico, ecc.) sia giusprivatistico (ad es., regime giuridico dei social network; contrattualistica avente per oggetto beni e servizi telematici; protezione dei dati personali, ecc.). Ospita saggi in italiano e nelle principali lingue straniere come francese, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco.

FREQUENZA DI PUBBLICAZIONE
La RIID ha periodicità semestrale.

ORGANI DELLA RIVISTA
Sono organi della Rivista la Direzione, il Comitato di direzione, il Comitato scientifico nazionale e il Comitato scientifico dei corrispondenti stranieri.
La Rivista si avvale di esperti esterni per la valutazione degli articoli proposti per la pubblicazione.

ACCESSO APERTO
Tutti i contenuti della Rivista sono liberamente accessibili, nei termini della licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0).
La RIID è indicizzata in DOAJ – Directory of open access journals.

COSTI DI PUBBLICAZIONE E FONTI DI FINANZIAMENTO DELLA RIVISTA
Gli autori non sostengono alcun costo per la pubblicazione dei contributi. Le spese della rivista sono interamente coperte dall’Editore (IGSG-CNR). La Rivista non pubblica materiali pubblicitari.

VALUTAZIONE DEI CONTRIBUTI
I contributi pubblicati nelle sezioni “Studi e ricerche”, “Note e discussioni”, “Sistemi e applicazioni” e nelle sezioni e numeri monografici sono sottoposti a revisione tra pari a doppio cieco – double blind peer review (salvo quelli inviati alla Rivista su invito della Direzione).

STORIA
Con la pubblicazione della nuova Rivista italiana di informatica e diritto, l'IGSG-CNR prosegue l'attività editoriale avviata nel 1972 con la pubblicazione prima del Bollettino bibliografico d’informatica generale e applicata al diritto e poi, dal 1975, della rivista Informatica e diritto nata come organo dell'allora Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG-CNR), poi diventato Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica (ITTIG-CNR), confluito ora nell'IGSG-CNR.
Al momento della sua nascita, nel 1975, l'aspirazione dei promotori della rivista Informatica e diritto era di «iniziare in Italia un discorso critico, scientificamente fondato, sull'informatica e sui rapporti di questa nuova disciplina e realtà sociale col diritto» con la convinzione di «colmare il vuoto culturale esistente nel panorama delle riviste italiane e, in particolare, di quelle giuridiche» (così si legge nella presentazione firmata dal comitato direttivo formato da Luigi Lombardi Vallauri, Mario G. Losano e Costantino Ciampi). La Rivista mirava a rispondere alla «esigenza di un approccio all'informatica da parte del giurista che fosse unitario e non più separato per sfere di interesse», secondo un modello che andava emergendo in altri Paesi, continuando l'esperienza già avviata nel 1972 con il Bollettino bibliografico d'informatica generale e applicata al diritto.
Nell'arco di oltre quarant'anni Informatica e diritto ha ampiamente realizzato le funzioni che per essa intravedevano i suoi promotori. Con funzione informativa, essa ha fatto conoscere ai lettori idee, problemi e fatti del mondo dell'informatica giuridica e del diritto dell'informatica, dando conto anche dello sviluppo delle ricerche in un settore allora emergente e delle prospettive – non solo giuridiche, ma anche politiche e sociali – a esso collegate. Con la non meno importante funzione di approfondimento scientifico, promozione e coagulo di ricerche specialistiche e settoriali la Rivista ha dato spazio a idee e riflessioni che hanno avuto un ruolo significativo nella evoluzione dell'informatica giuridica in Italia e all'estero. Alcuni saggi pubblicati in Informatica e diritto sono ancora oggi autentiche pietre miliari nella storia dell'informatica giuridica e del diritto dell'informatica, a testimonianza dell'importanza e dell'impatto che essa ha avuto nel dibattito scientifico sui temi del rapporto fra diritto e tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Nel 2019, l’Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari (IGSG) ha aperto una nuova pagina nella storia della sua rivista, affidata adesso alla Rete nell’ottica di una politica di accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche (secondo il modello del “Diamond Open Access”): è nata, quindi, la Rivista italiana di informatica e diritto che rappresenta il diretto proseguimento di Informatica e diritto da cui eredita il programma scientifico, l'approccio e l'ampia apertura alla realtà internazionale, oltre che i componenti degli organi scientifici, arricchiti di nuove personalità scientifiche rispetto alla formazione originaria.

CODICE ETICO
Il Codice etico della Rivista italiana di informatica e diritto (RIID) si conforma alle linee-guida definite dal Committee on Publication Ethics (COPE), per un approccio etico alla pubblicazione di opere scientifiche. È richiesto a tutte le parti coinvolte nell’attività della Rivista (Organi, Autori, Revisori, Editore) di rispettare i principi etici del Codice.

Doveri della Direzione, del Comitato di direzione e della Redazione
Decisioni sulla pubblicazione
Gli articoli presentati per la pubblicazione sulla Rivista sono sottoposti ad un procedimento di valutazione a doppio cieco (double blind peer review).
La Direzione, con il supporto del Comitato di direzione, esamina preliminarmente ciascun articolo pervenuto per valutarne l'attinenza alle discipline scientifiche d'interesse della Rivista e, in caso positivo, lo assegna a due esperti revisori, secondo i criteri della competenza e della rotazione, in modo da assicurare una valutazione adeguata dell’articolo al fine della pubblicazione.
La Direzione è responsabile della decisione di pubblicazione degli articoli che superano positivamente la valutazione dei revisori.
La Direzione si impegna a identificare chiaramente tutti i lavori che sono stati invitati per la pubblicazione; tali lavori non sono sottoposti alla valutazione dei revisori.
La Direzione applica le disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del diritto d’autore e plagio.

Correttezza e non discriminazione
Gli articoli proposti per la pubblicazione sono valutati esclusivamente in base al loro valore scientifico e alla rilevanza in relazione ai temi di interesse della Rivista, senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza e orientamento politico degli Autori.

Riservatezza e conflitto di interessi
La Direzione, il Comitato di direzione e la Redazione si impegnano a non rivelare informazioni sugli articoli proposti ad altre persone oltre all’Autore e ai Revisori.
Tutte le persone che, per conto della Rivista, vengono a conoscenza dei contenuti degli articoli proposti si impegnano a non usarli in proprie ricerche senza il consenso scritto degli Autori.

Doveri dei Revisori
Contributo alla decisione editoriale
Il procedimento di revisione è volto ad aiutare la Direzione della Rivista a valutare la qualità scientifica degli articoli proposti; esso consente inoltre all’Autore di migliorare il proprio lavoro.

Rispetto dei tempi
Il Revisore che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la valutazione nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla Direzione.

Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura è riservato e non deve essere discusso con altre persone al di fuori della Direzione, della Redazione e dei Revisori incaricati.

Imparzialità
La procedura di revisione deve essere condotta in modo imparziale. I Revisori sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi, in modo da aiutare gli Autori a migliorare il proprio lavoro. Le critiche personali agli Autori sono inappropriate.

Eventuale indicazione di testi
Il Revisore si impegna a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’Autore. Il Revisore deve segnalare eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.

Conflitto di interessi
Le informazioni riservate o le indicazioni ottenute durante il processo di revisione devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. Il Revisore è tenuto a non accettare in lettura articoli per i quali sussista un conflitto di interessi (derivante da rapporti di concorrenza, collaborazione, o altro tipo di collegamento con l’Autore – di per sé ignoto, ma comunque individuato per deduzione –, aziende o enti connessi in qualche modo con l’oggetto del manoscritto). Il Revisore si impegna a non usare per le proprie ricerche materiali inediti contenuti in un articolo sottoposto a revisione senza il consenso scritto degli Autori.

Doveri degli Autori
Originalità e indicazione delle fonti
L’Autore garantisce che l’articolo sottoposto a valutazione sia inedito, scientificamente originale e non sottoposto contemporaneamente ad altre riviste o volumi, salvo espresso consenso della Direzione. L’Autore è tenuto a citare adeguatamente i testi utilizzati avendo cura che il lavoro o le parole di altri autori siano adeguatamente parafrasate o citate letteralmente con opportuna evidenza delle fonti.
Il plagio, in tutte le sue forme, costituisce un comportamento non etico ed è inaccettabile.

Pubblicazioni multiple, ripetitive o concorrenti
L’Autore non dovrebbe pubblicare articoli che descrivono la stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento non etico ed è inaccettabile.

Paternità dell’opera
Possono essere indicati come Autori di un articolo solo coloro che abbiano dato un contributo significativo alla ricerca che è alla base dell’articolo e/o alla redazione dell’articolo stesso.
Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto.
Nel caso di contributi scritti a più mani, l’Autore che invia il testo alla Rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione.

Conflitto di interessi
Gli Autori devono rivelare qualsiasi conflitto di interesse che potrebbe essere interpretato come un'influenza sui risultati presentati nell’articolo o sulla loro interpretazione.
L’Autore deve inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca o del progetto dal quale deriva l’articolo.

Errori rilevanti negli articoli pubblicati
Quando un Autore individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente la Rivista e a fornire tutte le informazioni necessarie per segnalare in maniera adeguata le doverose correzioni. L’Autore deve inoltre provvedere alla correzione del manoscritto collaborando attivamente con la Redazione qualora la segnalazione gli giunga dalla Direzione.

Accesso e conservazione dei dati
Se la Rivista lo ritiene opportuno, l’Autore rende disponibili le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili.

Doveri dell'Editore
Gestione di comportamenti non etici
In caso di presunto o comprovato comportamento scorretto, pubblicazione fraudolenta o plagio, l'Editore, in stretta collaborazione con i Direttori, adotterà tutte le misure appropriate per chiarire la situazione e modificare l'articolo in questione. Ciò include la pubblicazione tempestiva di un errata corrige, di un chiarimento o, nel caso più grave, la ritrattazione dell'articolo in questione. L'Editore, insieme alla Direzione, adotterà misure ragionevoli per identificare e prevenire la pubblicazione di articoli frutto di una condotta fraudolenta o scorretta, e in nessun caso incoraggerà tali condotte o permetterà consapevolmente che esse abbiano luogo.

Accesso ai contenuti della Rivista
L’Editore si impegna a garantire la disponibilità e la conservazione permanente dei risultati della ricerca scientifica e l’accessibilità sia in collaborazione con altri soggetti sia mantenendo il proprio archivio digitale.

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