Il contrasto legislativo ai socialbot. Alcuni spunti per una riforma in Italia
DOI:
https://doi.org/10.32091/RIID0107Parole chiave:
Social network, Automazione, Bot, Propaganda, DisinformazioneAbstract
L’avvento di Internet, prima, e dei social media, poi, ha permesso uno scambio di contenuti con dei volumi ed una velocità in precedenza impensabili. All’interno di quelle che sono a tutti gli effetti delle “piazze digitali” operano anche i cosiddetti socialbot, dei programmi che, una volta forniti delle credenziali di accesso di un account, sono in grado di gestirlo in autonomia dando, però, l’impressione di essere una persona vera. La loro rapidità e precisione di reazione nei social network rendono questi agenti software pericolosamente utili per la diffusione di contenuti favorevoli od ostili. Il recente impiego dei socialbot all’interno del dibattito elettorale e politico di diverse nazioni e le sue conseguenze hanno posto l’urgenza che i legislatori statali intervengano contro questo fenomeno. Sull’esempio delle riforme adottate o proposte da diverse nazioni nel mondo, nonché della cornice d’azione predisposta dalle autorità europee, vengono presentati alcuni spunti per poter contrastare il cosiddetto “problema bot” declinato in questi particolari caratteri di propaganda politica.