L’interpretazione estensiva della nozione di “decisione automatizzata” ad opera della Corte di giustizia: una prospettiva più ampia ma ancora fragili tutele per le libertà fondamentali
DOI:
https://doi.org/10.32091/0169Parole chiave:
Sistemi decisionali automatizzati, Scoring, Intelligenza artificiale, Dati personaliAbstract
Utilizziamo sempre di più artefatti non per facilitare il compimento di un’azione, un’attività o un’operazione che abbiamo già pianificato, bensì per assumere decisioni. La delega compu-decisionale varia significativamente a seconda della complessità delle decisioni da assumere, del livello di automazione e del corrispondente grado dell’intervento umano. E proprio sul rapporto tra grado di automazione e intervento umano che si incentrano le tutele previste dal Regolamento europeo sul trattamento dei dati personali. Tuttavia, subordinare le tutele normative ad un’indagine circa la complessità delle diverse dinamiche che caratterizzano i processi decisionali automatizzati, alla ricerca di evidenze sulla prevalenza dell’uno o dell’altro fattore in contesti formati da reti complesse di input, algoritmi, dati e interventi umani, rischia di dissolvere le tutele stesse. La recente sentenza della Corte di giustizia (C-634/21, Schufa) pur offrendo un’interpretazione estensiva della nozione di decisione automatizzata, consente di mettere in luce, ancora una volta, le fragilità delle tutele costruite per le libertà fondamentali.
Dowloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2024 Rivista italiana di informatica e diritto

Questo volume è pubblicato con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.