Il Quid, il Quomodo e il Quid iuris dell’IA. Una riflessione a partire dal volume “Diritto e tecnologie informatiche”

Autori

  • Giancarlo Taddei Elmi IGSG - CNR

DOI:

https://doi.org/10.32091/RIID0047

Parole chiave:

Informatica giuridica, Diritto dell’informatica, Intelligenza artificiale, Diritto unionale

Abstract

Il contributo si pone alcuni interrogativi in relazione alla IA, quid facit, quomodo facit, quid iuris e quando persona: al quid si risponde che l’IA, non comprendendo significati ma solo significanti, è in grado di elaborare esclusivamente dati non semanticamente ambigui, cioè univoci; al quomodo che l’IA è priva di soggettività ontologica perché non si rende conto del facere; al quid iuris (cosa o persona?), che l’IA può solo ottenere lo status di persona giuridica (soggettività ascritticia) conferita dalla legge; al quando che l’IA può superare la dicotomia res/persona quando una futura tecnologia le permetterà di diventare cosciente.

Biografia autore

  • Giancarlo Taddei Elmi, IGSG - CNR

    Ricercatore emerito associato presso l’IGSG/CNR di Firenze e già docente di Informatica giuridica presso le Università di Firenze, Milano (Statale e Cattolica) e Cagliari

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Pubblicato

2021-12-22

Fascicolo

Sezione

Studi e ricerche

Come citare

[1]
2021. Il Quid, il Quomodo e il Quid iuris dell’IA. Una riflessione a partire dal volume “Diritto e tecnologie informatiche”. Rivista italiana di informatica e diritto. 3, 2 (Dec. 2021), 131–139. DOI:https://doi.org/10.32091/RIID0047.

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